Poesie per la primavera

La primavera, che significa "primo verde", è una stagione molto bella dell'anno poiché gli alberi iniziano a fiorire e i campi si colorano di una moltitudine di colori. Questa stagione ha ispirato molti poeti a scriverne.

Per questo abbiamo selezionato le migliori 5 poesie più rappresentative e originali sulla primavera, realizzate da poeti classici come Antonio Machado o Gabriela Mistral. Se vuoi insegnare ai tuoi figli o studenti poesie su questa stagione, in questo articolo di OneHOWTO ti diamo alcune idee. Successivamente, ti mostriamo alcune poesie primaverili.

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  1. Molla
  2. Il bacio di primavera
  3. signora primavera
  4. Le rondini oscure torneranno
  5. Molla

Molla

Aprile, senza il tuo chiaro aiuto,

fuori l'inverno degli splendori caduti;

ma anche se aprile non ti apre i suoi fiori,

esalterai sempre la primavera.

Tu sei la vera primavera;

rosa dei sentieri interiori,

brezza dai corridoi segreti,

luce del pendio nascosto.

Che pace, quando nel misterioso pomeriggio,

abbracciato i due, sii la tua risata

il fornitore della nostra unica fonte!

Il mio cuore raccoglierà la tua rosa

la tua brezza soffierà sui miei occhi,

la tua luce si addormenterà sulla mia fronte…

Juan Ramon Jiménez

Il bacio di primavera

Il bacio di primavera

dolcemente il boschetto,

e il nuovo verde germogliò

come un fumo verde.

Le nuvole stavano passando

sul settore giovanile…

Ho visto nelle foglie tremanti

fresche piogge di aprile.

Sotto quel mandorlo in fiore,

tutto carico di fiori – ricordavo –

ho maledetto

la mia giovinezza senza amore

Oggi, nel mezzo della vita,

Mi sono fermato a meditare…

La giovinezza non è mai vissuta,

chi ti sognerebbe di nuovo!

Antonio Machado

signora primavera

Signora Primavera

hai visto che è bello,

di bianco,

come un albero di limoni in fiore.

indossare sandali

a foglie larghe

e per roulotte

qualche fucsia rossa.

vai a trovarla

giù per quelle strade!

È pazza per i soli

e pazzo di trilli!

Signora Primavera,

respiro fruttuoso,

ride per niente

i dolori del mondo…

Non credere a chi ti parla

di vite meschine.

Come li capirai?

tra i gelsomini

Come li capirai?

accanto alle fontane

di specchi dorati

e bruciare canzoni?

dalla terra malata

nelle crepe profonde,

cespugli di rose chiare

di piroette rosse.

Metti il ​​​​tuo pizzo,

grigliate le vostre verdure,

sulla pietra triste

delle tombe…

Signora Primavera

di mani gloriose,

fallo per tutta la vita

versiamo le rose:

rose di gioia,

rose del perdono,

rose d'amore

e sacrificio di sé.

Gabriela Maestrale

Le rondini oscure torneranno

Le rondini oscure torneranno

sul tuo balcone i loro nidi da appendere,

e ancora con l'ala ai suoi cristalli,

giocando chiameranno;

ma quelli che il volo trattenne

la tua bellezza e la mia felicità quando contemplo;

coloro che hanno imparato i nostri nomi,

quelli… non torneranno!

Il caprifoglio cespuglioso tornerà

dal tuo giardino i muri da scalare,

e di nuovo nel pomeriggio, ancora più bella,

i suoi fiori si apriranno;

ma quella cagliata di rugiada,

le cui gocce abbiamo visto tremare

e cadono, come le lacrime del giorno…

quelli… non torneranno!

Torneranno dall'amore nelle tue orecchie

le parole infuocate da risuonare;

il tuo cuore, dal suo sonno profondo

forse si sveglierà;

ma muto e assorto e in ginocchio

come Dio è adorato davanti al suo altare,

come ti ho amato… disillusi te stesso,

così non ti ameranno!

Gustavo Adolfo Becquer

Molla

(melodia pastorale)

Rende felice la campagna

la fresca primavera;

il bosco e il prato

rinnovano il loro verde.

Con un fischio dai rami

alberi vicini

accompagnare i trilli

del dolce usignolo.

Questa è l'ora, Silvio,

il tempo dell'amore

ascolta chi sussurra

il mite ruscello;

dormire e riposare

Invita la tua voce.

Com'è piacevole la riva!

Com'è chiara la corrente!

Quando l'ambiente ha esalato

profumo più delizioso?

Questa è l'ora, Silvio,

il tempo dell'amore

più forte e prima

illumina l'alba;

il sole indora i campi

con un altro bagliore.

spogliare le montagne

del ghiaccio duro e triste,

e vesti il ​​cielo

di più vari colori.

Questa è l'ora, Silvio,

il tempo dell'amore

Gli uccelli si innamorano

pesce, bovini,

e si amano ancora legati

l'albero e il fiore.

tutta la natura,

assumendo nuova vita,

applaudire la venuta

Maggio benefattore.

Questa è l'ora, Silvio,

il tempo dell'amore

Tommaso d'Iriarte.

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